Depliant della Manifestazione

 

 

COMUNICATO STAMPA

 Convegno “L’isola di Elsa”

Raccogliendo l’invito lanciato dall’Assessorato alle politiche culturali del Comune di Roma e dalle Biblioteche di Roma relativo al progetto “leggere Roma 2005” dedicato a “Elsa Morante e Roma 1912- 1985” , in occasione del ventennale della scomparsa della scrittrice si è creata una sinergia tra la Biblioteca Ennio Flaiano, la Casa delle Culture “Oltre Aniene” e il Liceo Scientifico Statale “Archimede” –tutti ubicati nel Municipio di Roma4 Montesacro-. Per rendere un omaggio all’Artista e all’Opera è stato realizzato il progetto dal sintomatico titolo: “L’isola di Elsa. Luoghi, personaggi, temi, immagini attraverso le pagine de ‘L’isola di Arturo’ di Elsa Morante”.

Il 4 novembre, nei locali della Biblioteca Flaiano (via Monte Ruggero 39 al Tufello), a conclusione del progetto si terrà un convegno sul tema e sarà presentata la ricerca svolta dagli studenti del Liceo “Archimede”.

Contemporaneamente, e fino all’11 novembre, saranno esposte 20 opere originali realizzate da 15 artisti che hanno illustrato temi tratti da “L’isola di Arturo” con stili e tecniche diverse ma tutti accomunati da una forte carica emotiva derivata dalle descrizioni di cui il romanzo è pieno.

Saranno anche esposte esercitazioni pittoriche e fotografie realizzate dagli studenti a commento della loro ricerca.

In occasione della manifestazione sarà presentato il volume “L’isola di Elsa” che raccoglie i testi della ricerca e le immagini delle mostre figurative e fotografica.

Hanno partecipato alla realizzazione dell’iniziativa l’Associazione artistica “Una Strada per l’Arte”, il Gruppo editoriale “Agorà” e l’Associazione culturale ARTEIS aps (INTERTEAM CLUB).

   

Mostre d’Arte “L’isola di Elsa”

In occasione delle attività relative a “L’isola di Elsa. Luoghi, personaggi, temi, immagini attraverso le pagine de ‘L’isola di Arturo’ di Elsa Morante”, realizzate dalla Biblioteca Ennio Flaiano, la Casa delle Culture “Oltre Aniene” e il Liceo Scientifico Statale “Archimede”, nei locali della Biblioteca Flaiano (via Monte Ruggero 39 al Tufello) dal 4 all’11 novembre, sarà presentata una collettiva di 20 opere originali realizzate da 15 artisti ad illustrare temi tratti da “L’isola di Arturo” con stili e tecniche diverse ma tutti accomunati da una forte carica emotiva derivata dalle descrizioni di cui il romanzo è denso.

I pittori espositori sono: Bambagini, Camponeschi, Ciotti, D’Angelo, Di Turo, Inches, Marignoli, Novelli, Regni, Romanò, Salvati, Sbaraglia, Scala, Scappaticci.

Saranno anche esposte esercitazioni pittoriche e fotografie realizzate dagli studenti a commento della loro ricerca.

Le mostre sono state curate da Bruno Regni.

 

 

 

ELSA MORANTE (1912-1985), DA 'NARRATRICE NATA',

UN'ESISTENZA VOTATA ALLA LETTERATURA.

Nasce a Roma il 18 agosto del 1912: figlia di Irma Poggibonsi, maestra elementare ebrea, e di Francesco Lo Monaco. Cresce tuttavia in casa del padre anagrafico Augusto Morante, istitutore in un riformatorio per minorenni. Alla fine degli studi liceali, lascia la famiglia e va a vivere per conto proprio; ma la mancanza di mezzi economici la costringe ad abbandonare la facoltà di Lettere. Negli anni Trenta vive infatti da sola, mantenendosi con la redazione di tesi di laurea, dando lezioni private di italiano e latino, e in seguito collaborando a riviste e a giornali, tra cui il «Corriere dei Piccoli». Tra il 1939 e il 1941, inoltre, lavorerà assiduamente per il settimanale «Oggi». Nel 1936 conosce Alberto Moravia che sposerà nel 1941. Nel '41 viene pubblicato anche il suo primo libro, Il gioco segreto, in cui è raccolta una piccola parte della vasta produzione narrativa destinata ai giornali; mentre l'anno successivo appare il libro di fiabe Le bellissime avventure di Caterì dalla trecciolina, illustrato della stessa Morante. Le sue personali e familiari inquietudini, il suo appassionato gusto della finzione emergono già nel Diario, redatto dal 19 gennaio al 30 luglio 1938, ma pubblicato solamente nel 1990. Con Moravia vive prima ad Anacapri e poi a Roma, in un piccolo appartamento in via Sgambati, dove nel 1943 inizia a scrivere il suo primo romanzo Menzogna e sortilegio, interrompendone tuttavia la stesura per seguire il marito, indiziato di antifascismo, sulle montagne di Fondi, in Ciociaria. Nell'estate del '44 ritorna a Roma, ma intanto il suo complicato e difficile rapporto con Moravia alterna momenti di comunicazione intensa ad altri di distacco e malessere. In Elsa Morante, infatti, il bisogno di autonomia contrasta con una forte esigenza di protezione e di affetto. Allo stesso modo desidera e rifiuta la maternità, a cui rinuncia, ma di cui rimpiange, al tempo stesso, la possibilità perduta.  Nel 1948, dopo un primo viaggio in Francia e in Inghilterra, esce Menzogna e sortilegio, con cui vince il premio Viareggio. Moravia e la Morante , con il migliorare della loro situazione economica, si trasferiscono in un attico in via dell'Oca, che ben presto diverrà uno dei più frequentati ritrovi del mondo intellettuale romano. Nei primi anni Cinquanta la Morante tiene un nuovo diario, che presto interrompe.Viaggia, scrive il racconto Lo scialle andaluso e lavora alla redazione del suo secondo romanzo L'isola di Arturo, che esce con notevole successo nel 1957, vincendo il premio Strega. Subito dopo visita con una delegazione culturale L'Unione Sovietica e la Cina. Nel 1959, durante un viaggio negli Stati Uniti, conosce il giovane pittore newyorkese Bill Morrow, con cui instaura un'intensa amicizia. Nel 1960, si trasferisce in un appartamento tutto per sé in via del Babuino. Viaggia con Moravia in Brasile e l'anno successivo, insieme anche a Pasolini, si reca in India. Nel 1962 si separa definitivamente dal marito e vive la tragica esperienza della morte dell'amico Bill Morrow, precipitato nel vuoto da un grattacielo. Gli anni successivi sono assai drammatici per la Morante , che pur continuando a viaggiare (in Andalusia, in Messico, nel Galles), appare tormentata dall'ossessione della morte del suo giovane amico e dalla minaccia della vecchiaia. Non solo, ma nella conferenza del 1965 Pro e contro la bomba atomica (uscita da Adelphi nel 1987) e nelle poesie de Il mondo salvato dai ragazzini (1968), si rileva anche una nuova forte inquietudine per i pericoli che minacciano l'umanità insieme ad un nuovo desiderio di intervento sul mondo. Nel 1974 esce, ottenendo un immenso successo popolare, ma suscitando diverse polemiche e riserve, il suo terzo romanzo La storia. Nel 1976 inizia la stesura del suo ultimo romanzo Aracoeli, che porterà a termine e pubblicherà solamente nel 1982. Dopo aver subito un intervento chirurgico, trascorre gli ultimi anni di vita a letto, non potendo più camminare. Nell'aprile del 1983 tenta il suicidio aprendo i rubinetti del gas, ma viene salvata da una domestica. Dopo un nuovo intervento chirurgico rimane in clinica, a Roma, dove muore d'infarto il 25 novembre del 1985.

(ALLEGATO 2)

IL PAESE

". Intorno al porto, le vie sono tutti vicoli senza sole, fra  case rustiche, e antiche di secoli, che appaiono severe e tristi, sebbene tinte di bei colori di conchiglia, rosa o cinereo. Sui davanzali delle finestruole, strette quasi come feritoie, si vede qualche volta una pianta di garofano, coltivata in un barattolo di latta; oppure una gabbietta che si direbbe adatta per un grillo, e rinchiude una tortora catturata. Le botteghe sono fonde e oscure come tane di briganti." (pag. 12-13)

 

 

L'ISOLA

"... Là, sotto il bel carrubo siciliano, . Dal tetto della casa, si può vedere la figura distesa dell'isola, che somiglia a un delfino; i suoi piccoli golfi, il Penitenziario, e, non molto lontano, sul mare, la forma azzurro-porpurea dell'isola d'Ischia. Ombre argentate d'isole lontane. E, a notte, il firmamento, dove cammina Boote, con la sua stella Arturo." (pag.16)

 

 

LE DONNE

"... Tutte infagottate nei loro grembiuli, gonne e sottane, in cui dovevano tener sempre nascosto, per legge, il loro corpo misterioso, esse mi parevano figure goffe, quasi informi. Erano sempre affaccendate, sfuggenti, si vergognavano di se stesse, forse perché erano così brutte; ... I loro occhi erano tutti quanti di uno stesso colore: neri! I loro capelli, di tutte quante, erano scuri, rozzi e selvaggi..." (pag.50)

 

 

LA LUNA

"... Guardava il cielo, fuori della finestra, e osservava: -Luna nuova,- con l'aria di dire invece: "Sempre la stessa luna. La solita luna di Procida! " (pag. 56)

 

 

 

 

COMUNICATO STAMPA N°2-AVVENIMENTI

Venerdì 4 novembre alle ore 17.00 presso la Biblioteca Ennio Flaiano (via Monte Ruggero, 39 – Roma) si è tenuto il Convegno dal titolo “L’isola di Elsa. Luoghi, personaggi, temi, immagini attraverso le pagine de ‘L’isola di Arturo’ di Elsa Morante” in occasione della conclusione della ricerca svolta sotto la direzione di Fedora Franzè. Al Convegno hanno partecipato Marisa Spasiano, responsabile della Biblioteca e Maria Antonietta Lisi della Casa delle Culture “Oltre Aniene”, mentre Paola Onorati ha tenuto un’interessante relazione. Si sono succedute letture di brani riferiti o tratti da “L’isola di Arturo”, mentre Giovanni Iasonna al violino e Michele Floris alla chitarra hanno allietato l’incontro con pezzi di musica classica..

In occasione del Convegno è stata allestita una mostra di pittura, a cura di Bruno Regni, su alcuni temi tratti da “L’isola di Arturo”; la mostra collettiva di 15 artisti, rimarrà aperta fino all’11 novembre.

Alla manifestazione è intervenuto un folto pubblico, soprattutto di giovani, ed hanno partecipato autorità locali e cittadine, e uomini di cultura.

 

COMUNICATO STAMPA N°2- MOSTRE

L’isola di Elsa

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§        A cura di Bruno Regni.

In occasione delle attività relative a “L’isola di Elsa. Luoghi, personaggi, temi, immagini attraverso le pagine de ‘L’isola di Arturo’ di Elsa Morante”, realizzate dalla Biblioteca Ennio Flaiano, la Casa delle Culture “Oltre Aniene” e il Liceo Scientifico Statale “Archimede”, è stata allestita una collettiva di 20 opere originali realizzate da 15 artisti ad illustrare temi tratti da “L’isola di Arturo” con stili e tecniche diverse ma tutti accomunati da una forte carica emotiva derivata dalle descrizioni di cui il romanzo è denso.

I pittori espositori sono: Mario Bambagini, Mauro Camponeschi, Franco Ciotti, Claudio D’Angelo, Anna Di Turo, Luigi Inches, Vincenzo Marignoli, Vincenzo Melone, Aldo Novelli, Bruno Regni, Pino Romanò, Anna Salvati, Leonardo Sbaraglia, Ugo Scala, Angela Scappaticci.

§        Biblioteca Ennio Flaiano. Via Monte Ruggero,39 (Tufello). Tel.06.87180928

www.biblioteca.flaiano@bibliotechediroma.it ; info interteam@ciaoweb.it