Mille artisti per 
															l’unità
															
															
															
															omaggio a Giuseppe 
															Garibaldi
															
															
															
															 
															
															
															
															A  quasi 150 anni 
															dall’avvenuta unità 
															d’Italia, quella 
															aspirazione 
															all’unificazione di 
															territori e popoli 
															divisi da montagne e 
															percorsi diversi, ci 
															appare, seppur non 
															ancora compiutamente 
															realizzata, una 
															storia lontana.
															
															
															
															
															In un vivere 
															globalizzato, dove 
															il pensiero 
															attraversa 
															quotidianamente gli 
															oceani e tutto 
															interagisce con una 
															istantaneità che 
															ignora le distanze 
															fisiche e mentali, 
															ogni piccola 
															aggregazione prelude 
															a nuove, sempre più 
															grandi confluenze di 
															popoli e culture 
															accomunate dal 
															bisogno 
															imprescindibile di 
															comunicare alla 
															ricerca di 
															condivisioni che 
															garantiscano la 
															continuità della 
															specie e la qualità 
															della vita. 
															
															
															
															
															Concetti che, per 
															quanto diversamente 
															intesi, sempre più 
															abbisognano per la 
															loro affermazione 
															di  flussi continui 
															di comunicazione in 
															ambiti istituzionali 
															che mirino al 
															progressivo 
															superamento di ogni 
															antica frontiera.
															
															
															
															Quando però la 
															continuità della 
															specie e la qualità 
															della vita si 
															collocano lontano 
															dalla naturalità 
															delle cose e si 
															confondono con 
															l’affermazione e la 
															massima diffusione 
															di meccanismi che 
															sottostanno a 
															logiche 
															astrattamente 
															economiche, allora 
															l’umanità resta 
															imbrigliata in un 
															divenire che, in 
															nome di una errata 
															concezione della 
															società, rischia di 
															appiattire le 
															differenze e segnare 
															la morte 
															dell’individualità.
															
															
															
															Con la coscienza 
															profonda di quanto 
															l’unità sia 
															fondamentale ma con 
															altrettanta 
															coscienza dei 
															pericoli che essa 
															comporta, l’arte 
															rende omaggio, nel 
															duecentennale della 
															nascita, ad un uomo 
															che per l’unità si è 
															strenuamente 
															battuto. 
															
															
															
															
															Uno evento 
															straordinario, 
															quello di oggi, 
															attraverso il quale 
															mille artisti, di 
															per sé portatori e 
															sbandieratori di 
															specificità 
															individuali, insieme 
															confermano, e a gran 
															voce, il valore 
															dell’unità quale 
															momento essenziale 
															per la difesa ed il 
															pieno sostegno della 
															diversità.
															
															
															
															Giuseppe Salerno