Rassegna d'Arte 

                   

InterTeam Club presenta

 

la Mostra

“I percorsi nel tempo  ….. “

di Fraktalika e Vincenzo Di Biase

 a cura di Bruno Regni ed Anna Salvati

 Inaugurazione Sabato 2 Aprile 2005 ore 18,00

In esposizione fino al 9 Aprile 2005

 presso l’Associazione Culturale 

Via Titano, 3 (Piazza Sempione) - ROMA

Tel.   06 86895390   360 990309    347 6372130

 Esposizione tutti i giorni dalle ore 16,00 alle ore 19,30

(Domenica esclusa)

 

             

         " I percorsi nel tempo  ….. “  

di Fraktalika e Vincenzo Di Biase  

La conclusione dell'iniziativa promossa da Inter Team, "Le strade del tempo ...", non poteva essere più intrigante del "duetto" Vincenzo Di Biase-Fraktalika: una schermaglia virtuale (ma non troppo), dove al posto di stoccate di fioretto vengono inferti colpi di immagini e di colori. 

Due pitture differenti, ma non in contrasto: l'arte è una e si manifesta con una molteplicità di visioni, armonie, accostamenti e colori. Tutte le eufonie musicali usano sette -e solo sette- note, ma le composizioni che si sono ottenute e che tutt'ora si ottengono, sono infinite. Con queste due personali in contemporanea abbiamo un esempio della pluralità dell'Arte e della Pittura in particolare. 

Vincenzo Di Biase naviga in un mondo fantastico di colori e di materialità senza peraltro cancellare completamente quell'emozione che un brano, anche se fuggitivo, della realtà che ci circonda gli ha trasmesso. 

L'artista riesce ad estrapolare da un qualsivoglia contesto una particella e quella quantità apparentemente infinitesimale diventa universale di un fantastico mondo interiore. Uno scorcio di paesaggio urbano o extraurbano che sia, l'erba che traspare in uno specchio d'acqua, petali di fiore spostati dal vento, ma anche un angolo di casa con una scaffalatura o un riflesso evanescente in uno specchio, tutto diventa ritmo di colori, immagine nuova ed in divenire.  

Fraktalika, già con i suoi nomi ci porta in un mondo esotico, evocando immagini di mondi lontani: Alicja Ochocinska. L'artista opera all'interno di esperienze spirituali spaziando, in una sorta di misticismo, dall'alchimia alla tecnologia, in un viaggio narrativo che non è solo nei contenuti ma anche nelle immagini e in rappresentazioni di un figurativismo "anacronistico" o "colto", che dir si voglia, individuabile in quell'ampio spazio artistico del post-modern che si è aperto oramai da alcuni anni. 

Le scene (perché  i quadri di  Fraktalika sono brani di vasti racconti) sono rappresentate in un tempo-spazio indefinito, una sorta di impalpabile medio evo prossimo venturo in cui cavalieri ed astronauti sono coinvolti e copresenti.

 

Bruno Regni