Pittrice, Grafico, Incisore, Poetessa           

                     Poesie                                          
 

 

 

Questa raccolta è la prima delle raccolte dedicata ai cinque elementi. L’Acqua è il sangue della Terra che attraverso le sue vene ed arterie – ruscelli e fiumi – lava il pianeta durante il tragitto dalla sorgente al Mare, all’Oceano. È un’ enorme riserva di Vita per tutti noi.
 

 

 

Dopo il temporale


La goccia d’ Acqua
si posa gonfia.
Dondola.
Rotola
lentamente
spinta dal vento.
Sosta
un attimo
sulla punta.
Indecisa.
Si allunga.
Si stacca.
Cade
saltellando
in mille
piccole
lacrime.
Si tuffa
pesantemente
dentro
la Madre Terra.
Si lancia
in picchiata
e si abbandona
nella pozza
espirando
onde morbide.

 

 

Lacrime


Dolci
scivolano
tra le ciglia.
Calde
rigano le guance.
Insaporiscono
le labbra.
Sciolgono
la tristezza
e la disperazione.

Sul campo
del mio viso
nasce,
come il Sole
dopo il
temporale,
un sorriso
di gioiosa tristezza.
Di Speranza e
Compassione.
Per me.
Per te.
Per voi tutti.

 

 

Sull’onda del mare


Abbandonata
a pelo d’acqua
respiro Luce.

Onda per onda
l’ acqua
scivola
su me.

Leggera.
Accarezzata.
Abbracciata dal mare
mi dilato.
Mi sciolgo.
Mi fondo.

Risalgo
al blu del cielo
evanescente
come nube.

 

 

Acqua
 

Cammino.
La pioggia
picchia
sulle guance.
Sul naso.
Sosta
sulle ciglia.
Mille arcobaleni negli occhi.

Acqua.
Acqua sulle mani.
Sul collo.
Acqua.
Scorre leggera.
Rotonda.
Un brivido lungo la schiena
penetra
nel vestito che
aderisce
alla pelle.
Acqua.
Primordiale.
Pura.
Perfetta.
Acqua.
La Sua Musica
è sulla strada.
Sulle case.
Sui prati.
Concerto intimo
veloce
lento
ritmato
liquido
scorrevole.
Acqua.

 

 

La fontana


Io sono la fontana
l’Acqua
scivola dentro
racconta
antiche favole
porta via
la tristezza
purifica il Cuore
dall’ipocrisia
della gente.

Guardo nell’Anima
e vedo
Acqua.

 

 

Mare


Triste. Lunga.
Atroce agonia del ghiaccio morbido
che tende le braccia
per prendermi
portarmi lontano
sul fondo pieno di ricordi
di tristi gioie
di amare delusioni
di speranze perdute.

 

 

La pioggia


La pioggia taglia
con vetro trasparente
l’atmosfera
e la tesse d’ una fitta tela
d’argentee lacrime di Cielo.

Con gocce di rugiada
riga le case di fili imperlati
e le traduce
in frementi mura di freddo.

Come vorrei che mi bagnassi
come bagni
le case isolate nel mare d’erba
gli alberi insonnoliti nella notte
la sabbia increspata dal Vento
e le rocce
impenetrabili d’odio e d’Amore.
Se tu mi bagnassi
con le tue perle
sognerei di essere leggera
sognerei
di sentirmi frizzante
rinata o bambina
e sembrerebbe di
camminare in eterno
per raggiungere
il lontano paese dei ghiacci.

Pioggia.
Manna d’Acqua iridescente
che lavi
la Terra
e cancelli ogni ricordo
dalla mente dell’uomo
cadi anche su me
bagna il mio viso per unirti
alle mie lacrime.

 

 

Temporale


Ecco.
Uno squarcio nel Cielo.

Una ferita infiammata
sul volto del Cielo.

Gocce
si ricorrono
e piangono in silenzio
lo strazio del mondo.

 

 

L’onda


Bianca neve d’estate
che vaghi sul Mare
insonnolito di Sole.

Raccoglimi e trasportami
sulla pallida lingua
del tuo Mare.

Portami dove
le tue braccia d’erba
s’intrecciano
tra gli oceani stanchi.