Possa io essere
il protettore di
chi è privo di
protezione,
la guida di chi
è in cammino,
una barca, un
ponte, un guado
per chi desidera
approdare
all’altra
sponda.
Possa il dolore
di ogni creatura
vivente
essere
completamente
cancellato.
Possa io essere
il medico e la
cura
e possa essere
l’infermiere
di tutti i
malati del
mondo,
finché ciascuno
guarisca.
Così come lo
spazio
e i grandi
elementi come la
terra,
possa io
sostenere la
vita
di tutte le
innumerevoli
creature.
E, fino a che
non siano
liberati dal
dolore,
possa io essere
la sorgente
della vita
per tutti i
reami dei
diversi esseri
che si estendono
fino ai confini
dello spazio.
Tratto da “ IL
LIBRO TIBETANO
DEL VIVERE E DEL
MORIRE” di
Sogyal Rinpoche |